Page 14 - BNI TIME_06_2020

PERUGIA

to, almeno potenziale, della Sappiamo fare network? É giusto dire che non vivendo
creazione di un rapporto con Fare networking è prima di tut- in un mondo utopico dove non
un altro nodo della ragnatela. to una forma mentis, un modo è il caso di rivelare sempre a
consapevole e motivato di ge- tutti informazioni e processi ri-
Terminiamo con la definizio- stione della propria rete che servati, ai più vien naturale cer-
ne, dove troviamo il modo può essere applicato a tutti gli te volte “a fare i furbi”, cercando
di gestire tutto questo, che ambiti della vita. di prendere più di quello che si
deve essere organizzato e dà, anche per non passare per
consapevole: Come tutte le cose questa atti- sprovveduto (qui potrei usare
Se parliamo di azioni proattive, vità deve essere frutto di valori altri termini).
dunque la gestione del network che l’individuo condivide in ma-
deve essere soggetta ad un’or- niera profonda e consapevole. Per fare network in modo cor-
ganizzazione che non lascia al retto è bene avere dei riferi-
caso la creazione ed il manteni- Il problema del “fare squadra” menti di metodo e anche di eti-
mento della rete. non è nei modi operativi ma ca, per me questi riferimenti
nel pregiudizio e nella paura di sono stati Paola Aronne, Guido
Va da sé che tutto questo pro- fondo, in questo caso dell’im- Picozzi, Claudio Messina, An-
cesso richiede consapevolez- prenditore o del professionista, drea Colombo, Paolo Mariola,
za di quanto si fa, non si può che vedono con sospetto l’in- e Ivan Misner pionieri e visiona-
pensare che azioni struttura- terazione con altri soggetti per ri di quello che oggi considero
te come sopra siano porta- paura di perdere il proprio van- uno dei migliori modelli per fa-
te avanti in modo corretto solo taggio personale o di essere in re crescere e migliorare il busi-
istintivamente. qualche modo “fregati”. ness in Italia e nel mondo.

al help, etc.) are the content Do we know how to network? fidential information and pro-
and the added value, at least Networking is first of all a forma cesses to everyone, it’s natural
potential, of the creation of a mentis, a conscious and moti- for most people sometimes to
relationship with another web vated way of managing your “play the smart”, trying to take
node. network that can be applied to more than you give, even not
all areas of life. to pass by unprepared (here I
We end with the definition, could use other terms).
where we find the way to Like all things this activity must
manage all this, which must be the result of values that the In order to network proper-
be organized and aware: individual shares in a deep and ly, it is good to have referenc-
conscious way. es to method and ethics, for me
If we talk about proactive ac- The problem of “teamwork” is these references were Paola
tions, then the management of not in the operational modes Aronne, Guido Picozzi, Clau-
the network must be subject to but in the prejudice and basic dio Messina, Andrea Colombo,
an organization that does not fear, in this case of the entre- Paolo Mariola, and Ivan Mis-
leave the creation and mainte- preneur or professional, who ner, pioneers and visionaries of
nance of the network to chance. see with suspicion the interac- what today I consider one of the
It goes without saying that all tion with others for fear of losing best models to grow and im-
this process requires aware- their personal advantage or be- prove the business in Italy and
ness of what is done, one can- ing somehow “screwed”. the world.
not think that structured actions
as above are carried out cor- It’s fair to say that not living in Do we know what networking
rectly only instinctively. a utopian world where it’s not is not?
the case to always reveal con- We’re not talking about sell-

BNI TIME editoriale
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